Venditore di ghiaccio - "Iannodd"
Città e territorio
Una bellissima immagine postata su facebook dal concittadino Vincenzo Parrulli ci incoraggia a continuare nella descrizione degli antichi mestieri di Gravina in Puglia, che noi pubblichiamo su www.gravinaoggi.it, per gli appassionati di storia sociale e di storia del costume gravinese. Vincenzo è lì in piazza Matteotti, nella sua rivendita dei quotidiani, l'antica cartolibreria Salvatore Parrulli. Vincenzo non molla. Non è interessato ad una riconversione professionale, considerata la crisi del settore librario e della vendita della carta stampata nell'era di internet. Vincenzo ama la storia locale, la storia della sua terra, quella dei suoi genitori, della gente umile. Storia che ci affascina e ci sprona a cambiar rotta negli stili di vita e nei comportamenti quotidiani della convivenza civile. Infatti nella foto, anni '60, si vede benissimo un altro personaggio della Gravina di allora: Iannodd. Vendeva ghiaccio sfuso, gassose ed altre bevande molto diffuse allora. Sottolinea Vincenzo: " mio padre mi raccontava di un milanese (d'abbasce 'o chiosce) che andò a comprare 5-10 lire di ghiaccio e quando gli fu dato il pezzo esclamò: né pouc! "Iannodd", alias Giovanni Silvestri, vendeva tanto ghiaccio in estate. Lo comprava da Altamura, dalla ditta Maino in via Regina Margherita, ghiaccio non commestibile in quei tempi. E il trasporto avveniva con i traini sulla via Gravina-Altamura non ancora asfaltata, in sacchi pieni di paglia. Stagioni calde e spesso afose. Si andava con la bici a comprare il ghiaccio e lo si attaccava al manubrio, avvolto in un fazzoletto, perché all'epoca non esistevano buste di plastica. Il punto vendita storico del ghiaccio di "Iannodd" infatti era in via Abbrazzo D'Ales. Successivamente fu costruita una fabbrica di ghiaccio dal figlio di "Iannodd", Domenico in via Bari, di fronte al cinema Sidion. Ghiaccio commestibile questa volta. Era bello in quegli anni, quando da ragazzini, con qualche lira in tasca , bisognava passare sa "sott a m'ninn", prima di mezzogiorno, e comprare il ghiaccio da Iannodd. Per i ceti meno abbienti questa usanza avveniva solo la domenica e nei giorni festivi. Si vendevano anche le cozze e a volte del pesce fresco in via D'Ales. E Anna Tartaro, moglie di Giovanni, con la sua piccola statura diete fiato ai paesani all'appellativo di "Iannodd", cioè "Anna piccolina", infaticabile collaboratrice del proprio marito. A chiarimento della strada dove si vendeva il ghiaccio ci permettiamo di chiarire che nel quartiere "Museo", da piazza Notardomenico a via Vittorio Veneto, già via Messer Abrazzo, c'è una delle più belle e antiche viuzze del centro storico di Gravina (vedi foto pubblicata). Tale viuzza è intitolata Abrazzo D'Ales. La viuzza intitolata Abrazzo D'Ales è conosciuta, a Gravina in Puglia, come "Sott a M'ninn", per la presenza sulla via dell'antico Palazzo Sottile Meninni, oggi adibito a "B&B Palazzo Sottile Meninni". Via Sottile Mininni invece si trova nel nuovo quartiere su via Tripoli.
Michele Gismundo