Michelangelo Calderoni Martini (1848-1883)
Città e territorio
Michelangelo Calderoni Martini. Imprenditore agricolo. Gravina in Puglia (1848-1883). Uomo politico, benefattore, fondatore di una Società operaia e della Banca Cooperativa Agraria. Nacque a Gravina in Puglia l'8 maggio 1848 da Francesco Antonio. Sin da piccolo si trasferì a Napoli, ove studiò e consegui la licenza liceale nel Collegio San Carlo alle Mortelle, diretto dei Padri Scolopi. Successivamente si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, laureandosi con lode il 1870. Ritornò a Gravina il 1871 con l'intento di dare alla sua città e ai suoi concittadini, quanto era nelle sue volontà e possibilità. Infatti per sollevare la situazione precaria degli operai e degli agricoltori istituì una società operaia e la Banca Cooperativa Agraria nel 1883, sulla scorta del nascente movimento cooperativo nel campo del credito popolare. Cinque anni dopo, il 19 ottobre 1883 ad Altamura si sarebbe costituita la Banca Mutua Popolare Cooperativa di Altamura, con la prima sede in una casa di piazza Castello. Il primo presidente fu il cav. Tommaso Melodia fu Vincenzo, cittadino che si distingueva per casato e per censo. I soci sottoscrittori furono 264 con un capitale sociale di L. 19.675. Nel 1972 dalla fusione della Banca Cooperativa Agraria di Gravina e della Banca Mutua Popolare Cooperativa di Altamura si ebbe la Banca Popolare della Murgia. Oggi Banca Popolare di Puglia e Basilicata, dalle fusioni di altre banche della Puglia e della vicina Basilicata. In quegli anni l'idea di Michelangelo Calderoni Martini fu un fatto nuovo ed originale, che diede fiducia e speranza ai gravinesi afflitti dall'usura e da profitti indiscriminati degli "avvoltoi". Tutto questo lo portò ad altre responsabilità ed onori con cariche di Delegato scolastico, Consigliere comunale, Consigliere Provinciale. Ebbe particolari predilezioni per la sociologia e gli studi agronomici come dimostra la sezione della sua biblioteca. Lasciò un manoscritto incompleto di un'opera "economia rurale", relativo alla nostra città, un discorso "In morte del fisico Nicola Santarelli", morto a Gravina il 26 aprile 1882. Forse la città avrebbe avuto molto di più se non fosse stato colto da morte immatura all'età di 35 anni. La sua morte colse di sorpresa e suscitò dolore e rimpianto, tanto lo dimostra il fatto che il Consiglio comunale gli tributò solenni funerali proclamando il lutto cittadino. Anche la cittadinanza partecipò commossa ai funerali parando con stoffe nere le vie ove sfilò il corteo funebre. A Michelangelo Calderoni Martini è intitolata una strada cittadina, nel centro storico, quartiere Santa Lucia, nei pressi della Parrocchia Mater Gratiae, da via Orsini a via San Giovanni Evangelista. Nella stessa via troviamo il vecchio palazzo "Calderoni" di proprietà degli eredi di Michelangelo Calderoni Martini.
Fonte:
Casino Angelo, "Michelangelo Calderoni Martini : fondatore della Banca Cooperativa Agraria", Molfetta, Mezzina, 1972
Raguso Fedele - D'Agostino Marisa, Gravina - San Basilio Magno al Piaggio, habitat rupestre, chiesa, beneficio, Altamura, Tragni, 1999