Le ragioni di una caduta
Politica e cultura
Gravina in Puglia, Sala del Consiglio Comunale, foto di Carlo Centonze
Valente come il Conte Ugolino avido e senza Visione ha
divorato i suoi assessori e il suo Partito.
La Giunta Valente non c’è più. L’ex Sindaco sta facendo apparire la sua caduta
come una congiura di Palazzo eterodiretta da qualcuno. Ma in verità, la sua
maggioranza è stata travolta dal Cannibalismo e dalle faide da esso stesso
alimentate e dirette, che hanno celato per troppo tempo la mancanza di
progettualità e di visione.
Noi, più volte
abbiamo sollecitato la caduta di questo Governo, ci siamo recati dal Prefetto
di Bari per denunciarne singoli atti e violazioni delle regole statutarie e
regolamentari.
L’atto della
raccolta firme era un gesto “predestinato”, poiché L’ex Sindaco
alla prima avvisaglia di rottura “gratificava” i consiglieri con prebende
e nomine di assessori nonchécon appalti, lavori pubblici
e posti.
Si aveva la
sensazione di navigare a vista, senza un domani e forse senza un passato. Anche
il P.D.
ridotto a una semplice appendice di
Valente diventava non più una risorsa per la Sinistra Gravinese ma addirittura
il suo problema. La scomparsa del
nostro vocabolario, delle nostre battaglie e delle nostre parole meritano una
analisi che non si è mai fatta. Occorre capire, elaborare il lutto, invece di
continuare ad invocare una continuità e una “ripartenza da Alesio”.
Ormai l’ex sindaco
si è barricato, come un trinariciuto ecoltiva nevrosi complottistiche. Il Pd
applauda, invece, per questa sua messa in mora, non si genufletta al suo “liquidatore”, non invochi (come sta
facendo qualcuno in questi istanti) la supplenza dei rampolli della tecnocrazia
cittadina, che non è mai neutrale.
Il suicidio di questi 10 anni del PD e dell’ex sindaco
non deve far morire la speranza per la Sinistra. La lacerazione (mai
ricomposta) del fronte progressista del 2012 ci ha dimostrato che la destra e i
sui epigoni sopravvivono e muore solo la Sinistra.
Valente come un Frankstein sta predisponendo, nonostante i suoi tanti apologeti
(molti dei quali virtuali) il trionfo elettorale di una tecnocrazia cittadina, sostanzialmente di Destra. A questo disegno ci opporremo con forza. Dobbiamo
recuperare il nostro popolo e allontanarlo dal populismo di questi ultimi anni.
La sinistra e il Pd torni a confrontarsi con il suo radicamento sociale e con i
temi del lavoro, non segua il novello Conte
Ugolino che ne sta divorando l’identità.
Democratici Sempre
Gravina in Puglia,18/01/2022