La virtù dell'asino
Politica e cultura
La saggezza dell’animale più disprezzato!
Una poetessa francese, Marie Noel, morta pochi anni fa, nel suo “Diario segreto”, scrive una pagina che non ha bisogno di commento. Basta riflettere!
Eccola: “C’è chi dice che in Paradiso Dio chiami ciascun eletto col nome d’una virtù.
Non potrà chiamarmi SPERANZA: non ho atteso nessuna gioia sulla terra né in Cielo.
Né FEDE: non sono stata certa.
Né CARITA’: ho amato Dio e il prossimo con parsimonia.
Né GENEROSITA’: ho contato, pesato, misurato tutto.
Né ZELO: non ho cercato di conquistare.
Né POVERTA’: mi compiaccio del mio benessere.
Né UMILTA’: mi compiaccio dei miei pensieri.
Né SINCERITA’: non sono vera.
Né SCIENZA’: non ho memoria.
Né PIETA’: non ho ardore!
Il nome sarà quello dell’asino: Dio mi chiamerà PAZIENZA!“
La Pazienza!
E’ la virtù dell’animale più dispregiato.
E’ la virtù dell’animale più semplice.
E’ la virtù dell’animale più utile.
La virtù dell’asino!
La pazienza genera serenità e fiducia.
Pazienza! L’albero non cade al primo colpo.
Pazienza! E’ l’arte di sperare.
Pazienza! Pazienza! Gutta cavat lapidem … la goccia scava la pietra.
Mons. Carlo Caputo