Il "Pulicchio" di Gravina - GRAVINAOGGI

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Il "Pulicchio" di Gravina

Città e territorio
Hai sentito parlare di questa ricchezza di Gravina? Sulla rivista geografica italiana del 1917, il prof. Carmelo Colaminico così scriveva del PULICCHIO DI GRAVINA :
“Nelle Murge di Gravina, una delle più grandi cavità carsiche di Puglia è conosciuta col semplice nome di "pulicchio"..... Il pulicchio s'incontra, a poco più di 10 Km da Gravina, sulla sinistra della strada provinciale che da questa città mena a Corato e a Ruvo... In questo tratto, prima di dirigersi decisamente verso Nord in mezzo alla più vasta zona piatta delle Murge alte, la strada carrozzabile superato il ripido pendio con cui il gradino sale dalla fossa premurgiana plioplistocenica - si snoda, per oltre cinque chilometri, in direzione di NW, fiancheggiando addirittura il ciglione stesso del tavolato. Quasi nel mezzo di questa sezione del balcone sud-occidentale murgiano è scavato il pulicchio di Gravina: dal suo orlo di ponente si domina, infatti, una immensa area pianeggiante, ad esso sottoposta circa 150 metri, corrispondente al "Pantano" della carta dell'I.G.M. e in gran parte chiamata più comunemente "Maricello", oggi quasi tutto bonificato..... Perciò il pulicchio che pur al termine del gradino terrazzato, si apre però nella zona alta, assume tanto nell'area che propriamente lo costituisce quanto nella regione che lo circonda i caratteri del paesaggio per lo più monotono, tipico di questa parte più elevata delle Murge alte, senza vita e senza notevoli accidentalità fisiche, arido e pressocchè stepposo, desolato, roccioso, a terreno permeabilissimo. La cavità di forma ovoidale, si allunga da NNW verso SSE per circa 530 metri ed è larga più a nord 400 e più a sud 360 metri; ha un contorno formato quasi tutto da linee spezzate, che ne portano quindi, lo sviluppo a oltre 1600 m.; è più salta nel tratto settentrionale, ove l'orlo coincide in vari punti con tracciato dell'isoipsa 565; giunge nella parte più bassa alla quota 477,50, per cui il dislivello massimo è di m. 87,50; occupa un'area di 175 000 mq2. Le coordinate geografiche del punto medio sono: 40°54'13" di lat. N, 3°58'18" di long. E da Roma e 478 m. di alt. sul livello del mare. Per le sue dimensioni e per la forma, la cavità va evidentemente ascritta tra le doline; ed è una delle doline più vaste, di poco minore del pulo di Altamura ma assai più grande del pulo di Molfetta; da tutte e due, però, si distingue per la più lieve ripidità delle pareti, e quindi, per la meno spiccata individualità che assume, per l'assoluta deficienza di grotte e di caverne e per la maggiore profondità. Nell'insieme il pulicchio di Gravina ha figura assai regolare e pendenza uniforme su tutti i fianchi, come risulta dal tracciato delle isoipse nella cartina che ne ho costruita. Da per tutto, infatti, meno che nel tratto più vicino all'orlo roccioso e non poche volte ripidissimo, la pendenza del terreno è minore nella parte più alta e nella parte più bassa della conca, ed è maggiore nella parte media; la differenza però non notevole, ricavata com'è dalle cifre di 50% nel primo, e del 60% nel secondo caso. Il fianco orientale presenta, nella sezione rocciosa, pendii addirittura verticali, dall'altezza talvolta di oltre i dieci metri.”
Articolo pubblicato su “L’AQUILA” luglio 2006


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