Gravina: Chi sei?
Città e territorio
Eri raggiungibile solo mediante ponti levatoi. Si
abbassavano la mattina e si alzavano la sera e nessuno poteva entrare:
- porta dell'Aquila (o ponte Madonna della Grazia)
- porta San Michele (o ponte San Tommaso d'Aquino
o porta Reale)
- porta Sant'Agostino (o ponte di Sant'Antonio).
La porta dell'Aquila veniva denominata "ponte
Madonna della Grazia", perché di là si vedeva in maniera perfetta la
facciata del Santuario Madonna della Grazia.
La porta San Michele sino al 16 gennaio 1735,
quando venne a Gravina il Re Carlo III di Borbone, era denominata "ponte
San Tommaso d'Aquino", perché di lì si vedeva l'unica costruzione
esistente fuori la porta, ed era la chiesa dedicata a San Tommaso d'Aquino che
il nostro popolo chiama "chiesa San Domenico". La porta fu denominata
"porta Reale", dopo ancora, porta San Michele.
La porta Sant'Agostino veniva chiamata "porta
Sant'Antonio". Anche lì, il ponte veniva chiamato ponte di Sant'Antonio.
Nella città di Gravina in Puglia c'è la chiesa di
Sant' Agostino, già chiesa di San Vito Martire e sul lato destro il convento
dei Padri Agostiniani. Fino agli anni 60, sulla porta centrale della chiesa,
oggi nicchietta vuota, lì era situata la statuetta di San Vito Martire, fatta
togliere, durante il Concilio Vaticano II, da Mons. Forzoni. Sarebbe bello che
"San Vito Martire" ritornasse nella sua "casa"! Ecco perché
il fondo retrostante la chiesa, si chiama rione Fondovito.
A Gravina in Puglia c'è la chiesa di San Domenico,
già chiesa di San Tommaso d'Aquino. Sul lato destro della chiesa c'era il
convento dei Padri domenicani, nel 1900 adibito ad orfanotrofio. Il centro
storico della città di Gravina, sino al 1800 era circondato da un largo,
profondo e lungo burrone. Oggi ripercorso e fotografato l'hanno denominato
"Gravina sotterranea".
La nostra Cattedrale è Basilica, minimo dal 1746,
come scriveva Mons. Camillo Olivieri nella sua Relatio ad Limina:
"CATHEDRALIS BASILICA SUB TITULO DEIPARAE VIRGINIS ASSUMPTAE, PULCHERRIMA
EST". "La Cattedrale Basilica sotto il titolo di Maria Madre di Dio
Assunta in Cielo, è bellissima". (Arch. Segr. Vat., S. Congr. Concilii,
cart. 374/A, fol. 289, r).
Sino al luglio del 1980, era convinzione cittadina
che chi toccava la statua di San Michele Arcangelo, situata in una nicchia
nella cattedrale, procurava il terremoto. Nel luglio del 1980 chi scrive apri
la nicchia, toccò la statua e pregò il Vescovo del tempo, S. E. Mons. Salvatore
Isgrò, di far portare in processione la statua "intoccabile", che
sino al 1700 veniva portata in processione, dai nostri antenati, sulle loro
spalle. Peso: 4 quintali. E negli anni '80 e '81 fu portata in processione sul
carrello.
In Gravina sono state fondate diverse Congregazioni
religiose:
- nel 1677, la Madre di Papa Benedetto XIII, dopo
aver sistemato i suoi 6 figli, si fece suora fondando il Monastero delle Suore
Domenicane di Santa Maria;
- il 6 giugno 1699, Mons. Fr. Marcello De
Cavalleriis emise la bolla di erezione del Monastero delle Monache Carmelitane
Scalze di Santa Teresa. Il primo convento fu al lato della Chiesa di Santa
Teresa, in via Vittorio Veneto. Oggi il nuovo Monastero è situato accanto al
Santuario Madonna della Grazia;
- il 21 novembre 1907, don Eustachio Montemurro,
dottore in medicina, dopo 22 anni di professione medica, si fece sacerdote e
fondò la Congregazione dei piccoli Fratelli del SS. Sacramento;
- il primo maggio 1908, fondò la Congregazione
delle Suore Missionarie del Sacro Costato. La prima Suora e la prima madre Generale
fu Suor Addolorata Terribile e la seconda Maria Visci, domestica di don
Eustachio;
- il primo maggio 1929, S. E. Mons. fra Giovanni
Maria Sanna fondò la Congregazione delle Suore di Gesù Crocifisso. Le prime
suore furono quattro: Lucia Saracino, Margherita Gagliardi, Corna Cometti Nella
e Maria Taccogna. Madre generale: Suor Lucia Saracino.
Mons. Angelo Casino