Giudice Montea
Città e territorio
Chi era il giudice Montea? Un umile concittadino che svolse con dignità e onore la funzione di giudice della città di Gravina in Puglia tra il XVI e il XVII secolo. Quasi nessuno conosceva quel toponimo fissato nell'antichissimo quartiere Calderoni - "soup a Calaroun" - proprio tra via Michelangelo Calderoni e via Fontana La Stella. Nel 2011 la via fu tristemente conosciuta a causa di un crollo lungo quell'arteria, il cedimento di un immobile decadente di proprietà privata con ingresso da via Cavato San Andrea. L'accesso su via Montea, a ridosso della parrocchia San Giovanni Evangelista (o Mater Gratiae), veniva chiamato "la purtedd", ossia la porta piccola di accesso alla città di Gravina. Oggi finalmente le macerie di quel crollo sono state rimosse con cura e maestria. Sono stati rimessi in sicurezza i vari immobili che danno sulla via, sono stati rigenerati i vecchi muri di cinta sul costone della gravina, è stata rifatta tutta la pavimentazione nonché adeguati gli impianti di illuminazione, gas, acqua, fogna, ecc. Insomma via Giudice Montea è stata messa proprio a nuovo. Molti nostri contadini, ci ricordano gli anziani, ogni mattina all'alba attraversavano con i loro muli e asini tutta via Montea, fino al ponte acquedotto per raggiungere le vigne di Botromagno. E al calar del sole quei contadini tornavano, con la fatica addosso e con qualche reperto archeologico nella bisaccia, furtivamente. Via Montea la scopri proprio a due passi dalla centrale piazza Notardomenico. I turisti l' ammirano sbalorditi. In un solo colpo d'occhio ti ritrovi l'antico ponte acquedotto. il campanile e la chiesa rupestre Madonna della Stella, la collina di Botromagno, la pineta comunale e il parco dei bimbi, l'enorme fossato della gravina e l'antichissimo bastione medioevale a reggere un intero quartiere dell'antica Gravina.
Michele Gismundo