CLASSI TERZE UNITÀ 21 Perché tu non ti lasci amare da me? - GRAVINAOGGI

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CLASSI TERZE UNITÀ 21 Perché tu non ti lasci amare da me?

Politica e cultura
Maria Letizia, Cilla per gli amici, è una ragazza morta a causa di un incidente stradale all’età di 15 anni. Il suo diario, ritrovato dai genitori, è una bellissima testimonianza sulla sua fede e il suo amore per la vita. Cilla aveva un punto fermo: Gesù Cristo, che continua a vivere nella comunità. In questa ultima lettera della sua vita, afferma che l’uomo si costruisce quando si lascia amare da Dio: il momento autentico e creativo della rinascita personale.

Com’è grande il Signore! Ogni tanto mi viene da dirlo perché davvero sto sperimentando nella mia carne e nel mio spirito un Suo sconvolgimento: mi viene da amare la gente solo perché Lui me l’ha messa intorno. E davvero in questo amore mi sento profondamente libera perché la nostra libertà inizia
quando ci si sente amati, quando si ha la sicurezza di un amore gratuito e grande, un punto fermo nella nostra vita. È libero chi ha questo punto fermo. E rispondendo a questo amore iniziamo bene o male a costruire la Sua Chiesa!
Quando noi stiamo insieme nel Signore ci rendiamo conto che tutti i nostri problemi non hanno più quel gran valore che invece hanno per il mondo. Non ci scandalizziamo più, anche perché il cristiano è l’uomo della tenerezza del Signore, e la grande tenerezza del Signore è la tenerezza del perdono. Dio ci ama tanto e ci ha chiamato per quelli che siamo. E proprio la gente che il mondo giudica male, come la Maddalena, è quella che s’innamora più profondamente del Signore e, con la gioia e la pace del Suo abbraccio di amore, cambia se stessa e si rinnega totalmente per lasciarsi fare dal Cristo.
Quelli che sono più deboli, che sono più peccatori sono quelli che si convertono più profondamente e amano sinceramente la grande bontà di Dio. Se uno ama Dio, si accetta per quello che è e il Suo infinito amore e la gente che Lui ci ha messo intorno ci aiutano senz’altro a migliorare, nella misura però in cui sappiamo stare in silenzio per poter ascoltare ogni parola che Lui ha da dirci. Quando noi facciamo pietà a noi stessi, allora Dio ci ama. Non so nemmeno io come mi sono uscite queste cose, ma ho sentito distintamente il bisogno di dirtele forse sperando di aiutarti rivelandoti più o meno confusamente ciò che io vivo, che io provo sulla mia pelle.
Avevo i miei progetti, e mi sono stati strappati. È bastato un attimo per non poterli più accettare; tutto il mio bagaglio di fronte a una domanda: «Ma perché tu non ti lasci amare da me?». E ho dovuto ripeterlo anch’io.

Rifletto e rispondo











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