CLASSI SECONDE UNITÀ 13 Molti in un solo corpo - GRAVINAOGGI

Vai ai contenuti

CLASSI SECONDE UNITÀ 13 Molti in un solo corpo

Politica e cultura
San Paolo ricorda ai cristiani di Corinto che la Chiesa, come il Corpo di Cristo, è una sola, pertanto questa Parola è un richiamo all’unità dei cristiani.

Dalla Prima lettera ai Corinzi (1Cor 10,1-24)
10 1Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, 2tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, 3tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, 4tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. 5Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.
6Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono. 7Non diventate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi. 8Non abbandoniamoci all’impurità, come si abbandonarono alcuni di loro e in un solo giorno ne caddero ventitremila. 9Non mettiamo alla prova il Signore, come lo misero alla prova alcuni di loro, e caddero vittime dei serpenti. 10Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. 11Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. 12Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere. 13Nessuna tentazione, superiore alle forze umane, vi ha sorpresi; Dio infatti è degno di fede e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze ma, insieme con la tentazione, vi darà anche il modo di uscirne per poterla sostenere.
14Perciò, miei cari, state lontani dall’idolatria. 15Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: 16il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. 18Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? 19Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? 20No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; 21non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. 22O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?
23«Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto edifica. 24Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri.

Dopo aver letto il testo rispondi ai seguenti quesiti







A. dimostriateC. imploriate.
B. rammentiate.D. dimentichiate.

A. a chi nutre un amore esclusivo per cose che non sono eterne.C. a chi pensa di costruire identiche cose copiate o rubate ai fratelli.
B. a chi risponde male ogni qual volta viene interrogato da Dio.D. a chi intuisce la presenza desiderabile di cose buone o cattive.

A. A coloro che non mettono alla prova il Signore.C. Ad alcuni che misero alla prova il Signore.
B. A chi sapeva di cadere come è caduto il Signore.D. Alle vittime cadute insieme al Signore.

A. È un castigo che impedisce al maligno di fare il male.C. È una istigazione del maligno che invita a fare il male.
B. È un peccato provocato dal maligno.D. È una grave illusione interiore del maligno.

A. Che siamo tutti fratelli in Cristo.C. Che siamo ciascuno col corpo di Cristo affamati.
B. Che ci accontentiamo in Cristo di mangiare quello che c’è.D. Che c’è un solo pane.

A. È l’amore.C. È l’acredine.
B. È l’invidia.D. È l’incenso.

Copyright 2005-2024 Gravinaoggi Associazione Culturale - Gravina in Puglia
Torna ai contenuti