CLASSI PRIME UNITÀ 4C - Il mio viaggio in Terra Santa - GRAVINAOGGI

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CLASSI PRIME UNITÀ 4C - Il mio viaggio in Terra Santa

Politica e cultura
Federica, il 15 ottobre 2012, ha fatto un viaggio in Terra Santa: un’esperienza all’insegna dell’emozione e dello stupore. Il pellegrinaggio in Terra Santa, ovvero nell’antica Palestina, regala qualcosa che il cuore non dimentica. Federica, infatti, dice che quel viaggio rimarrà scolpito dentro di lei, nel suo bagaglio di esperienze che contribuiscono alla sua crescita.

Arrivati a Gerusalemme, ci siamo incamminati verso il Monte degli Ulivi. La città si mostrava a noi con tutto il suo fascino e provavo una sensazione di meraviglia. Lo sguardo, oltre che sulla celebre cupola dorata, è caduto sulle tombe del cimitero ebraico ai piedi della città e il pensiero inevitabilmente è andato a quel tragico capitolo della storia recente chiamato “Olocausto”: lì riposa anche Oscar Schindler. Abbiamo proseguito a piedi, fino al giardino del Getsemani, dove ebbe inizio la passione di Gesù, che si recò lì a pregare nella notte in cui venne tradito da Giuda e consegnato ai soldati. In quel luogo sacro, il mio cuore, per qualche indimenticabile minuto, ha provato angoscia ed emozione al tempo stesso, ho sentito un po’ di quella sofferenza che, più di duemila anni fa, turbò il Figlio di Dio. E quei pochi minuti mi hanno cambiata. Gli ulivi erano intatti, come se il tempo si fosse fermato a quella notte lontanissima: anche l’impronta spirituale di quel “passaggio” è rimasta forte e viva, ed è lì che mi sono riscoperta cristiana. Dopo la toccante visita al Getsemani, il viaggio in Terra Santa è proseguito verso Betlemme, per la visita alla Basilica della Natività, una delle chiese più antiche del mondo, dove si respira incenso e storia. Avevo l’impressione di trovarmi dentro al senso del Natale, di viverne le origini.
Dopo essere ritornati a Gerusalemme, ci siamo recati al Muro del Pianto. Qui, decine e decine di persone erano immerse nella preghiera, altre leggevano la Torah, altre riponevano fogliettini nelle fessure del Muro, come ho fatto anch’io. Sembrava di stare al centro del mondo: la commozione mi aveva avvolta. Uscendo, abbiamo percorso la Via Dolorosa, ovvero la Via Crucis, giungendo alla Basilica del Santo Sepolcro, che racchiude in sé le ultime cinque stazioni del cammino di Gesù verso la crocifissione. Il silenzio avvolgeva quel luogo così sacro che, dopo duemila anni, è ancora oggi punto di riferimento per milioni di credenti.

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