Annibale Moles (XVI sec.)
Città e territorio
Ad Annibale Moles è dedicata la via che, nel quartiere INA CASE a ridosso della pineta comunale in Gravina, va da via Dante Alighieri a via Giardini. La nostra Città è molto onorata di aver dato i natali, nella prima metà del XVI secolo, ad Annibale Moles, insigne giurista.
Figlio di nobile famiglia di origine spagnola, i suoi genitori furono Francesco Moles originario di Girona (Barcellona) e Beatrice Tolosa napoletana. Il padre, giunto nelle nostre contrade, allora appartenenti al Regno di Napoli, era stato insignito, dall' imperatore Carlo V in persona, della carica pubblica di questore ai boschi o corriere maggiore, e poi percettore (esattore) della provincia di Bari; mentre nel 1541 e nel 1552 fu portolano (sovrintendente al traffico del porto) a Barletta.
Il nostro Annibale recatosi in Napoli in giovane età, formò la sua cultura, e si dedicò alla Giurisprudenza. Appena ne intraprese la professione si fece apprezzare fin da subito per la sua abilità. Infatti occupò uno dei più ambiti posti tra i professori di Giurisprudenza. Sposò Giovanna Ortega Carrion, da cui ebbe Federico (morto fanciullo), Maurizio e Tommaso. Dopo la morte del padre sarà quest'ultimo a curare l'edizione della sua opera principale "Diciones etc." in appresso citata.
Ecco le date certe della carriera di Annibale Moles: il 22 novembre 1557 fu eletto Giudice di Vicaria civile, e con lettera del 16 settembre 1561 fu inviato in Calabria per stroncare l'eresia dei valdesi.
La missione calabrese si concluse il 25 aprile 1562. Grazie alle confische eseguite ai danni dei valdesi, il Moles incasso dal Fisco un premio di 484 ducati. Il 18 settembre 1564 passò alla Ruota criminale.
Nel novembre del 1566 il Moles fu nominato Presidente della Regia Camera della Sommaria l' incarico più prestigioso da lui assunto che mantenne per 13 anni fino l novembre 1579.
Tra il 1573 e 1574 svolse anche le funzioni di Luogotenente. Nel 1573 fu inviato presso la Dogana di Foggia "per riordinare gli sconcertati affari della medesima". Il 15 novembre 1579 il Moles fu nominato, dal Re di Spagna Filippo II, 23° reggente del Supremo Consiglio d' Italia.
Morì il 12 gennaio 1591, e fu seppellito con grandi onori nella Chiesa di S. Spirito di Palazzo dei Padri Predicatori in Napoli. Grande e significativa fu la sua capacità di scrittore come si evince dalla Collezione delle decisioni del Tribunale della Sommaria che pubblicò col titolo: " Dicisiones Supremi Tribunalis Regiae Camerae Summariae Regni Neapolis", ivi 1670.
(Approfondimenti in: Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 75 - 2011 - Treccani)