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Città e Territorio
Pagina a cura di Vito Raguso
L'immobile denominato Palazzo Popolizio è situato all'interno; del nucleo antico della città di Gravina in Puglia e precisamente in una vecchia strada,via Marconi, anticamente denominata delle Beccherie, nei pressi della cosiddetta Porta di Basso, oggi Porta sant'Agostino nelle vicinanze dell'omonima chiesa.
In tale ambito, a ridosso dei rioni popolari di Piaggio e Fondovito, si ergevano le case signorili della borghesia latifondista.
II fabbricato è incluso in un grande isolato composto da una successione di palazzotti dalle fattezze seicentesche: con rimaneggiamenti nel nostro caso, tardo ottocenteschi come si evince dalla grande cornice, a mò dì portale che abbraccia l'intero prospetto.
Interamente costruito in tufo, materiale di cui la zona è particolarmente ricca, il fabbricato è costituito da un piano terra, un piano primo, secondo e un piano terzo con aree terrazzate e suppigne.
Il piano terra è caratterizzato da un portale di ingresso che conserva la tensione barocca nella contrapposizione volumetrica, in uno con il piano superiore dei vuoti e dei pieni, questi ultimi rappresentate da paraste più volte ribattute. I due piani superiori mostrano sopra le finestre cornici a timpano triangolare e ad arco ribassato, con un vezzo centrale che, all'ultimo piano, si slancia fino a raggiungere il cornicione di chiusura.
L'impianto planimetrico denuncia chiaramente che l'attuale confermazione deriva da un accorpamento del palazzotto su via Marconi con la parte sottostante con la parte retrostante che ha orizzontamenti a quote differenti rispetto al precedente, probabilmente accorpato nel tempo in seguito a successive acquisizioni.
Ai lati dell'ingresso ci sono due locali; quello a destra è coperto da una successione di volte a vela, interamente realizzate in tufo; da esso si accede alle cantine anch'esse scavate nel tufo a diversi livelli interrati.
Il locale di sinistra, più, piccolo ha il calpestio pesto a circa 90cm. rispetto al piano stradale per la presenza della sottostante cantina.
Dall'ingresso, una rampa di scale, realizzata con gradini in mazzaro, porta al primo piano dove si trovano gli accessi ai tre appartamenti.
Il primo con ingresso a destra della scala, è composto da un disimpegno, coperto da una volta a padiglione, dal quale, a destra, si accede al grande salone con affaccio su via Marconi.
Questo grande vano, con volta a padiglione conserva le decorazioni pittoriche sulla volta a motivi floreali, festoni e medaglioni con vedute di paesaggi.
Dal disimpegno si accede alla cucina e da questa ad uno spazio aperto su cui si affacciano le aperture del secondo appartamento.
Quest'ultimo ha l'ingresso posto di fronte alle scale e da esso si giunge in un ampio salone coperto da una volta a padiglione unghiata, collegata ad una seconda sala con volta a crociera.
Per esigenze di spazio sono stati ricavati due piccoli vani deposito.
La prima sala è collegata al vano cucina dove è collocata una vecchia cucina a legna dal quale tramite una ripidissima rampa di scale, si accede al secondo piano.
Da qui si accede ad un grande vano: coperto da un tetto con struttura in legno e coppi collegato ad un altro vano.
A margine di questa stanza ci sono due piccoli accessori.
A sinistra delle scale del primo piano si trova un terzo appartamento, composto da un vano dal quale si accede sulla sinistra ad una sala che presenta una volta dipinta, mentre sulla destra, si trova un piccolo vano destinato ai servizi della cucina.
Il secondo piano è suddiviso in due appartamenti.
Quello con ingresso a destra è composto da un disimpegno con due camere coperte da volte a cupola, unghiate; la prima presenta una finestra con affaccio sulla rampa di scale, mentre l'altra camera presenta una finestra con affaccio su via Marconi.
A sinistra del disimpegno si trova la cucina, il cui pavimento è in marmette in cemento con decori floreali, ed il bagno.
Dal vano disimpegno, tramite una rampa, si arriva al sottotetto che a causa di diversi crolli succedutesi nel tempo, presenta attualmente alcune zone terrazzate ed altre coperte da semplici tetti a falda inclinata con struttura portante in legno.
Rigirando sulla rampa sottostante si accede ad un piccolo ma grazioso torrino belvedere dal quale è possibile scorgere bellissimi scorsi del centro antico della città.
Al piano coperture si può arrivare anche attraverso una seconda e disagevole rampa posta nei pressi della cucina del primo appartamento del piano sottostante, che porta sull'altro lato del piano e che presenta anch'esso per via dei crolli e delle demolizioni, porzioni terrazzate ed altre coperte.
I vani prospicienti la via principale sono sicuramente quelli di maggior pregio in quanto conservano tutt'ora tracce di affreschi con motivi floreali, festoni e medaglioni con vedute di paesaggi.
Dal torrino sopra il piano terrazza si gode un panorama notevole nel quale si distinguono: la collina di Botromagno, in cui è presente un insediamento archeologico di notevole interesse che abbraccia un periodo che va dall'VIII sec. a.C. al III sec. d.C, la Basilica Cattedrale e l'intero centro storico.
L'attuale proprietario è la prof.ssa Caterina Piarulli che ha ricevuto l'immobile in eredità dalla mamma signora Colonna Popolizio Paola, attiva socia dell'Associazione Amici della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina impegnata nella valorizzazione e promozione culturale di questa città ricca di testimonianze artistico-storiche-ambientali.
Pertanto, Palazzo Popolizio, quale esempio particolarmente importante di architettura papaziale del XVII-XIX secolo in Gravina in Puglia, presenta interesse storico-artistico ai sensi dell'art. 10 del D. Lgs. 42/04.
Arch. Giuseppe Teseo
Dott.sssa Maria Carolina Nardella
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Bari
I lavori di restauro sono stati eseguiti dalla ditta "EDIL-DOMUS" SRL
Direttore dei lavori: Michele Deveteris
Architetti: "STUDIO EMMETI"
Arch. N. Marsico
Arch. T. Tucci