Menu principale:
Città e Territorio
Discorso del Sindaco in morte di Ettore Pomarici Santomasi
Lascito Ettore Pomarici Santomasi al Comune di Gravina in Puglia
Discendente dall’antica e nobile stirpe dei baroni di Zangarone in Calabria, ETTORE POMARICI SANTOMASI nacque il 31 Dicembre 1854 in Gravina in Puglia, da Luca e Carolina Calderoni. Membro di una famiglia ricca di 10 figli, fu l’unico maschio sopravvissuto. In gioventù fu allegro ed espansivo. Nel 1884 sposò la nobile MARIA PORRO di Andria, dalla quale ebbe tre figli: LUCA, LINA e MICHELE. Alla nascita di quest’ultimo, la giovane moglie morì. Nel 1902, ETTORE contrasse un secondo matrimonio, con la nipote IDA BENCHI, dalla quale - poco dopo - si separò legalmente. I suoi tre figli morirono tutti prima di lui: unica consolazione e gioia furono le tre nipotine, figlie di MICHELE: LINA e le gemelle FRANCESCHINA e MICHELINA attualmente viventi a Roma. Pur nella solitudine e nella riservatezza, e nonostante i tanti dolori che torturano il suo animo, egli tenne in alta considerazione ed amore i suoi parenti, gli amici, i servitori e i poveri. Non accettò cariche pubbliche tranne quella di Consigliere della locale e benemerita Banca Cooperativa Agraria, di cui, in due particolari circostanze fu anche Presidente pro - tempore. Morì il 7 Dicembre 1917 e il Sindaco dell’epoca espresse con un manifesto il sentito cordoglio di tutta la Cittadinanza, e in Piazza S. Agostino, nel giorno delle esequie, pronunciò un accorato elogio funebre. Sette giorni dopo, con generale commozione, fu commemorato nella Cattedrale. Con espressa disposizione testamentaria, costituì un legato in favore della Città di Gravina, affinché si costituissero un Museo, una Biblioteca ed una Scuola Agraria e di Caseificio. In vita, ai più sembrò avaro ed inavvicinabile, ma, smentendo tutti, mostrò la nobiltà del suo grande cuore ponendo al centro delle sue attenzioni il pubblico interesse: si dimostrò un autentico genio di bontà. E’ di pochi animi eletti la disponibilità a coltivare una simile capacità di amore per il prossimo, ma è su tutti che incombe il perentorio dovere morale di ricavare, da simili slanci di generosa solidarietà, ogni utile ammaestramento e di elevare al Signore la nostra fervida preghiera a suffragio di una cosi bella anima.
Pasquale Vitucci, La Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" ricorda il suo fondatore, Gravina in Puglia 2003