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Città e Territorio
Gravina in Puglia Via Pasquale Cassese
Pasquale Cassese (1855-1924), un gravinese antifascista. Fu assassinato dal concittadino Alfredo Parrulli perché ritenuto un convinto antifascista. Questa è la verità che emerse dalle numerose indagini che fecero chiarezza sui motivi della sua morte. Motivi politici e non privati dunque di un delitto che certamente scosse l'animo di una comunità contadina come Gravina. Erano anni di povertà e di sfruttamento dei nostri braccianti da parte degli agrari, tutti fedeli al nuovo regime. Erano anni difficili per tutti. Anni di "rigore" imposte dal fascismo. Anni di soprusi da parte di uomini senza scrupoli, "abilitati" a fare del male spesso e volentieri e, a volte, senza giustificato motivo. Passarono molti anni di indagini per riconoscere dignità umana e sociale ad un uomo colpito a morte per le sue idee e per la sua libertà di opinione. A Pasquale Cassese è intitolata una via del centro storico di Gravina, la via del vecchio palazzo ducale degli Orsini, ceduto dalla duchessa Costanza Gesualdo, moglie di Ferdinando II, al vescovo Manzolla il 1583. Il palazzo fu della famiglia Tucci, oggi è di proprietà della famiglia Capone Spalluti, recentemente ristrutturato a regola d'arte, ed offre luce alla via e decoro urbano alla città, quasi a dispetto della sciatteria e dell'incuria dei proprietari privati e pubblici dei tanti bellissimi palazzi storici che dovrebbero ornare
gravinaoggi.it
(Fedele Raguso-Marisa D'Agostino, "In Gravina per le vie", Lito Pubblicità & Stampa, Bari 1984)