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Città e Territorio
Palazzo Orsini di Gravina a Napoli durante i moti della Repubblica napoletana.
Michele Benchi è nato a Gravina in Puglia nel 1769, giacobino e rivoluzionario, letterato e poeta, figlio di Claudio, dottore in legge, e di Candelora Maddalena. Fu dottore in legge e fervido sostenitore della libertà. Infatti con il fratello Giuseppe fece parte della società segreta "Giacobini di Napoli" e con molti colleghi studenti si opposero alle onde del Cardinale Ruffo. Qui Michele Benchi , che lottava valorosamente con il grado di tenente, cadde ferito, e mentre suo fratello Giuseppe cercava di aiutarlo furono entrambi catturati e processati. In tale circostanza furono condannati a morte. Il padre riuscì a fargli commutare la pena con l'esilio, che lo relegò a Marsiglia, mentre il fratello Giuseppe a Parigi, sino all'avvento di Giuseppe Bonaparte, quando poté rimpatriare e ristabilirsi a Gravina. Qui divenne sindaco della città e membro del consiglio distrettuale di Altamura. La caduta di Napoleone ed il sopraggiungere della Restaurazione posero a capo del Regno delle Due Sicilie, Ferdinando dei Borboni, che ligio ai deliberati del Congresso di Vienna oppresse la libertà. Allora il Benchi lasciò ogni carica pubblica per associarsi agli altri patrioti e carbonari di Gravina e del Regno. Non si conosce nè il luogo nè la data di morte. Michele Benchi è nella toponomastica di Gravina in Puglia: un vicolo, angolo tra via Piave e via Antonio Punzi.