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Città e Territorio
Filippo D'Agostino nato a Gravina il 15 marzo 1885, ferroviere, animatore della sinistra rivoluzionaria a Napoli con Bordiga, dirigente sindacale nella Camera del Lavoro di Bari, consigliere comunale per il Comune di Bari e per la provincia di Bari nelle fila socialiste, fondatore del PCDI a Livorno, primo segretario della federazione comunista di Bari , protagonista dell'eroica difesa della Camera del Lavoro di Bari vecchia con Giuseppe Di Vittorio nel 1922, segretario per il PCDI nelle Bocche del Rodano nel 1926, confinato a Ustica e Ponza dal 1927 al 1932, animatore e partigiano della resistenza romana. Le motivazioni del conferimento la medaglia d'argento al valor militare recitano: "Vecchio antifascista che già in precedenza aveva patito carcere e confino, fin dagli inizi partecipava attivamente alla lotta di liberazione. Arrestato e deportato in campo di concentramento in Germania, nonostante gli stenti e le sofferenze inenarrabili cui era sottoposto, continuava a svolgere attiva opera di propaganda e di incitamento alla lotta in mezzo agli internati: scoperto nel tentativo di eliminare i componenti la guardia al campo e sottoposto ad atroci torture, teneva contegno spavaldo e sprezzante tanto che il nemico esasperato finiva per trucidarlo a bastonate"
Filippo D'Agostino fu condannato al confino nel novembre del 1926 e inviato ad Ustica. Processato a Roma il 7 maggio 1927 presso il Tribunale Speciale fu condannato a 5 anni che scontò fra Ponza, Pesaro e nuovamente Ponza. Nel febbraio del 1932, estinta la pena, dopo un breve soggiorno a Gravina, si stabilì a Roma dove fu strettamente vigilato. Dopo la caduta del fascismo riprese appieno la lotta al fascismo partecipando in prima persona alla battaglia di Porta San Paolo del 9 e 10 settembre, quando reparti dell'esercito e civili tentarono di impedire l'occupaziione della capitale ai nazisti. Membro della resistenza romana nei mesi dell'occupazione, il 19 dicembre 1943 fu arrestato e tradotto in Regina Coeli. Il 4 gennaio 1944 assieme ad altri 300 antifascisti fu deportato dalla stazione Tiburtina e internato a Mauthausen. Lì è assassinato il 14 luglio 1944.
A Filippo D'Agostino Gravina gli ha intitolato una via cittadina.
Massimiliano Desiante
Targa commemorativa dedicata a Filippo D'Agostino nella sala consiliare del comune di Bari.