Menu principale:
Città e Territorio
Ingresso principale dell'ex Convento di Santa Sofia in Via Donato Maria Cristiani
Donato Maria Cristiani, giurista e ambasciatore del duce Ferdinando II Orsini (1576) di Gravina. Nacque a Gravina in Puglia nel primo ventennio del 1500. Si laureò in diritto civile e canonico. Svolse compiti difficili e complicati come diplomatico, grazie alle sue qualità culturali e morali. Nel 1576 il duca Ferdinando lo inviò ambasciatore ad Insbruk dall'Imperatore Federico II, per informarlo della frode effettuata nell'apprezzo della città di Matera, divenuta in quell'epoca demaniale, per rettificare il prezzo della vendita. Donato Maria Cristiani non riuscì a convincere l'Imperatore a rivedere il prezzo e il contratto, per questo fu ucciso perché sospettato partigiano dei materani e che avesse patrocinata la causa di essi anziché quella del suo padrone. Il delitto suscito scandalo e sdegno, perché era ritenuto retto ed onesto, e quindi "infondeva il sentimento della libertà" e la ribellione ad ogni abuso ed oppressione feudale. Una via del centro storico di Gravina è intitolata a Donato Maria Cristiani, da via San Giovanni Evangelista a via Paranza Vigilanza, nei pressi del museo "Ettore Pomarici Santomasi", già via Balconi di Maiorani, poi via Nonna Cristiani. Molti gravinesi ricordano la strada come "la stroit d' fogl", per la presenza nella via del Palazzo della famiglia Foglio. Conoscere Gravina e i suoi figli è lo scopo dei toponimi così significativi, così importanti. Gravina bisogna conoscerla per amarla.
Fedele Raguso - Marisa D'Agostino, "In Gravina per le vie", Bari 1984
Via Donato Maria Cristiani