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don Benedetto Evangelista (1904-1988)

Città e Territorio

don Benedetto Evangelista

Don Benedetto Evangelista, gravinese illustre Priore della Badia di Cava


Filippo in famiglia. Benedetto nella Comunità monastica. Filippo Evangelista nacque a Gravina in Puglia il 16 giugno 1904 da Francesco Saverio, contadino e da Giacoma Maria Lovaglio. casalinga. La sua mamma ebbe dodici maternità, di cui una sola andò in porto. Filippo poteva considerarsi unigenito. Frequentò le scuole elementari e decise di entrare nel Seminario Diocesano di Gravina in Puglia ove frequentò la prima e la seconda ginnasiale. In quegli anni il seminario fu chiuso e i pochi seminaristi furono inviati dai Benedettini di Cava de' Tirreni (Salerno). Filippo rimase affascinato dal silenzio della vita dei monaci, dalla regola di San Benedetto, dal canto gregoriano, dalla maestosa liturgia e dalla vita di alcuni monaci. Continuò gli studi liceali e teologici nel seminario Regionale di Molfetta. La Diocesi di Gravina non poteva più pagare la retta per Lui nel seminario. Dovette ritirarsi a casa, non avendo benefattori. Si fece coraggio e si presentò al nuovo vescovo, mons. Giovanni Maria Sanna, il quale riprese a pagare le rette e il giovane seminarista gravinese continuò gli studi. In breve tempo, considerato gli ottimi risultati, conseguì giovanissimo gli Ordini Minori previsti per il passo verso il sacerdozio. Infatti il 18 dicembre 1926, nella Cattedrale di Gravina, venne consacrato sacerdote da mons. Giovanni Maria Sanna. Si mise subito all'opera. Il vescovo gli affidò la responsabilità del Seminario e del Circolo Giovanile. Celebrava messa ogni domenica nella chiesa del Gesù e Il suo apostolato era seguito in tutta Gravina. Don Filippo Evangelista era il più giovane sacerdote della città, e alla presenza fisica univa una solida cultura, una ricchezza di umanità, fatta di sincerità e signorilità, di rispetto senza servilismo. Era il maestro, il sacerdote, il consigliere, l'apostolo, il lavoratore instancabile, l'inventore di iniziative culturali e pastorali, il cantore delle lodi di Dio. Era uomo, con tutti i pregi e i difetti. Il vescovo gli affidò la Rettoria della chiesa di San Sebastiano. Esercitò il suo primo ministero pastorale con entusiasmo e fede indescrivibile. Un bel giorno don Filippo si recò dal vescovo e gli disse: "Eccellenza, ho meditato a lungo ed ho deciso: mi faccio benedettino nella Badia di Cava de' Tirreni". La sua mamma rimasta sola e gravemente ammalata si trasferì nel convento di San Felice, accudita dalle suore. Dopo poco tempo don Filippo a Cava de' Tirreni indossa l'abito monastico di novizio, assumendo il nome di "Don Benedetto" com'era allora uso di rinunciare al nome civile per quello religioso. Fu inviato in Francia ove di laureò in Lingua. In Italia si laureò in Storia e Filosofia. Fu un vero educatore di mente, di cuore e di spirito. Monaco esemplare, educatore impareggiabile, docente preparato, rettore del Collegio di S. Benedetto, responsabile del Seminario Diocesano, preside del liceo-ginnasio pareggiato, Priore del Monastero. Fu benvoluto e apprezzato dai suoi Confratelli, dal Clero, dalle famiglie dei Convittori, dagli alunni esterni e, in modo particolare, dai giovani. Il Padre Priore e Preside don Benedetto Evangelista, nei festeggiamenti del 50° di Professione Monastica, a Cava de' Tirreni, gli fu consegnato un diploma di benemerenza dal Ministero della Pubblica Istruzione, per l'opera svolta nel campo della cultura, dell'arte, della scuola. Il monastero della Badia di Cava de' Tirreni ha avuto un importante ruolo nella storia della sua vita, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche umano, culturale, artistico, religioso. La mattina del 27 maggio 1988, la sua non presenza puntuale all'impegno religioso mattutino, mise in allarme i suoi confratelli. Qualcuno andò a bussare alla sua porta. Non ci fu risposta. Lo ritrovarono in ginocchio, ai piedi del suo letto, agonizzante. Lo adagiarono sul letto e poco dopo spirò. La sua salma fu esposta nella sala capitolare. I funerali si svolsero nella Cattedrale di Cava de' Tirreni, gremita. Le spoglie furono tumulate nel piccolo cimitero della Badia. Luogo tutt'oggi frequentato da chi in vita l'ha stimato. Il comune di Gravina in Puglia ha inteso intitolare una strada cittadina all'illustre concittadino nel rione Madonna della Grazia.
Michele Gismundo
Angelo Casino, don Benedetto Evangelista - Priore della Badia di Cava, Tipografia Mezzina, Molfetta 1994

Gravina in Puglia via don Benedetto Evangelista

Gravina in Puglia via don Benedetto Evangelista

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