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Angelo Peragina

Palazzo di Città

Il sindaco Angelo Peragina con i dipendenti comunali


E' vissuto 83 anni il rag. Angelo Peragina. Ci ha lasciato il 5 febbraio 2016 dopo una lunga sofferenza. E' stato sindaco di Gravina in Puglia dal 29.6.1980 al 9.4.1983. Sindaco socialista lungimirante e coraggioso per essere stato il primo a formare in Gravina una coalizione di centro sinistra con la Democrazia Cristiana, abbandonando l'alleato di sempre come il Partito Comunista Italia. Fu eletto sindaco dall'interno di un consiglio comunale costituito da 40 membri. I sei consiglieri eletti nel Partito socialista si allearono con i sedici consiglieri eletti nella Democrazia cristiana. La coalizione fu fortemente avversata dai comunisti. Erano anni di forte contrapposizione tra i due maggiori partiti politici presenti a livello nazionale e locale, il PCI e la DC. La sua azione politica fu decisamente e, forse, eccessivamente caratterizzata nella valorizzazione ed ampliamento della pianta organica del personale comunale, sicuramente inadeguata a soddisfare e sostenere le nuove attese di una comunità che chiedeva ammodernamento degli uffici e prontezza nell'azione amministrativa. Fu potenziata in quegli anni la tradizionale Fiera "San Giorgio" e trasferita nell'area ex linificio, oggi campionaria regionale di tutto rispetto. Il sindaco Angelo Peragina dovette affrontare i disagi provocati dal terremoto del 24 novembre 1980. Erano anni di forte turbolenza sindacale e sociale per la rilevante disoccupazione bracciantile presente a Gravina. Angiolino, così lo chiamavano tutti, fu un sindaco, spesso, dal pugno duro. Avversato a viso aperto dai suoi ex compagni ed alleati comunisti fu molto franco e a volte spregiudicato nell'affrontare le situazioni problematiche di una comunità a lungo destinata a fanalino di coda della provincia di Bari. Franchezza che in politica a volte produce incomprensioni e lacerazioni difficilmente sanabili. E' stato protagonista della vita politica locale anche successivamente al mandato sindacale, sempre fedele al suo partito. La sua attività professionale, molto avviata, di ragioniere commercialista gli consentiva dialogo e interazione umana costante. Ha lasciato la moglie e due figli. Il figlio Giuseppe ha ricoperto vari incarichi nel Partito socialista e diversi ruoli amministrativi. Più volte consigliere comunale, presidente del consiglio comunale, assessore. Attualmente è assessore comunale nella giunta Valente.
La redazione


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