Di notte, il Piaggio, è tutto quel che non è di giorno - GRAVINAOGGI

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Di notte, il Piaggio, è tutto quel che non è di giorno

Politica e cultura
Gravina in Puglia - Rione Piaggio - Foto di Carlo Centonze

Spento che s'è l'ultimo lume, ecco lei, furtiva e fascinosa, con pigra mollezza discendere in bellissima veste d'argento sul vetusto agglomerato e abbracciarlo teneramente, amorevolmente.
E si fan chiari, e fulgono, il fico selvatico tra l'antiche crepe, il comignolo diruto, la polita chianca. E brillano, bisbigliando, le limose acque nella fonda grava.
Sfiorati dalla delicatezza del languido tocco, l'usignolo, trepido, prende a cantar d'amore, il gatto a gnaulare, il randagio ad ululare.
. . . gemiti, sussurri, singhiozzi.
Magia!
Di notte, il Piaggio, è tutto quel che non è di giorno: tranquillo, tenero, persino raffinato. Ah, quanto piace al cuor amante siffatta sua veste notturna!
Sopraffatta da passione, Carmelina si volge amorosa all'uomo suo, ma l'uomo suo non ha cuor amante; l'uomo suo non ha delicatezza per il chiaror lunare. Gesèpp non è; è lontano.
"Gesù! Sperioìm ca nan oi'v accult!".

Andrea Riviello,
"Piaggio", Matera, 2003




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