Battesimo di Gesù - GRAVINAOGGI

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Battesimo di Gesù

Politica e cultura
Pagina a cura di Vito Raguso
Il Battesimo del Cristo è un dipinto a tempera su tavola (167x116 cm) di Piero della Francesca
di datazione incerta (1440-1460), conservato alla National Gallery di Londra
Gesù va al Giordano per farsi battezzare dal Battista, ma trova Giovanni che, prima resiste un po’, poi cede alla sua insistenza. E mentre si compie questo gesto, avvengono alcuni segni: il primo segno è il cielo che si apre; il secondo segno è lo Spirito Santo che si manifesta, si rende visibile come una colomba, e si posa su Gesù; il terzo segno è la voce dal cielo, che interviene a proclamare l’identità di quest’uomo che si è fatto battezzare: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”.
Perché Gesù va a farsi battezzare? Lo fa per dimostrare come procede Dio nel salvare il mondo. Egli non è venuto, attraverso Gesù, per giudicare, per condannare, per calpestare l’uomo. La prima cosa che Dio ha fatto è stata quella di venire in mezzo a noi; non si è vergognato di stare in mezzo agli uomini. E lo ha fatto senza disagio, senza paura. Egli si è fatto davvero uno di noi. Così agisce Dio: Egli si mette accanto a noi e ci accoglie così come siamo, stando vicino a noi; ci dice una parola nuova, ci aiuta riscattarci dalla nostra povertà, dal nostro peccato, dalla nostra miseria. E poi si aprirono i cieli: è un’immagine per dire che Dio e l’uomo, che prima erano lontani, divisi, separati dalla disobbedienza e dal peccato dell’uomo, adesso sono tornati ad essere amici. Poi, ancora, l’immagine di una colomba. E questo fa pensare alla conclusione del diluvio, in cui è proprio una colomba che torna portando un ramoscello d’ulivo nel becco. E infine l’ultimo segno, la voce, questa voce potente che si ode e dice: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”. È Dio che dice a Gesù: “Bravo, Figlio mio. Sono contento di te. Hai fatto una cosa bellissima: sei andato a metterti in mezzo ai peccatori. Bravo, sono fiero di te, Figlio mio!”. Nell’andare in mezzo ai peccatori, dunque, Gesù ci rivela il volto di Dio, che è un volto di amore, di misericordia, di perdono, di accoglienza. Accogliamo allora questo messaggio, chiediamo al Signore di poterci finalmente aprire al suo amore, di far cadere tutte le resistenze, l’orgoglio, la presunzione, la troppa sicurezza, la poca fiducia in Lui.
NiLo

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